Nessuno al mondo nasce “giusto” o “sbagliato”: tutti hanno diritto all'arte, alla cultura, alla bellezza.
È questo uno dei principi cardine dell'attività dell'associazione culturale “Terre Forti” di Librino, che con tale spirito ha accolto entusiasticamente l'idea dell'assessore comunale alla Famiglia, Marco Belluardo, di uno spettacolo per gli ospiti della casa circondariale di Bicocca. Il testo, “Quando i grilli raccontavano alla luna”, era quello già messo in scena a luglio a Valverde, ed altrettanto è stato l'entusiasmo, sancito da fragorosi applausi, del pubblico presente. Alfio Guzzetta e Serena Guzzardi, accompagnati dalla voce e chitarra di Gregorio Lui, hanno allietato il pomeriggio degli ospiti della struttura, un “regalo” sentito per il prossimo Natale. Regalo che oggi sarà offerto anche ai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile, sempre a Bicocca, grazie alla collaborazione del dirigente dell'assessorato, Dott. Claudio Saita, ai suoi collaboratori, allo staff tecnico di “Terre Forti”, e ai due Direttori, e dirigenti ed educatori delle due strutture.
La cooperazione tra l'assessorato alla Famiglia e “Terre Forti”, che già aveva visto la partecipazione dell'ensemble librinese alla “Festa del Dono” dello scorso 17 dicembre al Teatro Ambasciatori, non si ferma qui. Andrà infatti in scena domani, quale ideale saluto di fine anno e di augurio per il 2010 agli abitanti di Librino e a tutto il proprio pubblico, il più replicato ed acclamato spettacolo della compagnia: “Jalofiru avvampanti – la donna nella tradizione siciliana”.
Inizio alle ore 18 presso l'Auditorium della Parrocchia “Risurrezione del Signore”. Ingresso libero.
“Jalofiru avvampanti” (garofano rosseggiante) è uno degli elogi, verso la donna, che con più frequenza ritroviamo nel canto popolare. “Si’ macchia di jalofiru avvampanti – la facci hai tunna chiù di ‘na lumia – bedda ca a tia ti ficiru li santi – tô matri è bedda e ti fici ppi mia!” Così ritroviamo scritto in uno dei “canti dell’antica Contea di Noto” raccolti dal Corrado Avolio.
Grazie ad appassionati ricercatori delle tradizioni popolari come lui - insieme a tanti altri della seconda parte dell’Ottocento, come Giuseppe Pitrè, Salomone Marino, Serafino Amabile Guastella, Lionardo Vigo, per citarne alcuni - oggi possiamo rivivere quei momenti di vera genuinità dell’espressione popolare. Lo spettacolo non si fermerà alla poesia e al canto d’amore, ma ripercorrerà, per quello che il tempo di una recita permetterà, i momenti più importanti del quotidiano femminile: la donna nelle varie sfaccettature.
La vedremo, come detto, nelle poesie d’amore; la ritroveremo come madre affettuosa, nelle ninne nanne; rivivremo i momenti dell’ ”agorà” popolare: il cortile, dove rincontreremo le simpaticissime “cummari” martogliane.
Ma non sarà solo un’immagine patinata quella che verrà fuori, in quanto ci soffermeremo anche sulla figura della madre coraggio di cui la Sicilia ha fornito numerosi esempi.
Il percorso sarà arricchito dalla chitarra e dalla voce del cantautore Gregorio Lui. Un artista che ha già dimostrato, in tanti anni di attività, le sue qualità, non solo di compositore (con diversi qualificati cd già al suo attivo) ma anche – come in questo caso – quelle di esecutore. Il suo non è un canto “gridato”, ma un sussurro dell’anima che contagia l’ascoltatore trascinandolo in uno scambio osmotico dove l’uno dà all’altro. A completare il cast, Serena Guzzardi, Jessica Patti ed Alfio Guzzetta.
Jalofiru avvampanti
(la donna nella tradizione siciliana)
A cura di
Saro Stella
da AA.VV.
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Auditorium Parrocchia “Risurrezione del Signore”
Viale Castagnola 4 – Catania
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mercoledì 23 dicembre ore 18,00
Ingresso libero
IN SCENA
Serena Guzzardi
Jessica Patti
Alfio Guzzetta
Gregorio Lui
(Chitarra e canto)
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Direttore di scena
Orazio Indelicato
Foto e Ufficio Stampa
Roman Henry Clarke
Coordinamento e Regia
Alfio Guzzetta
Alfio Guzzetta e Gregorio Lui
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